Lettere scomposte
Edizioni Panda di Tralli Andrea
Noventa Padovana, 2009; br., pp. 72.
(Figli di Flora. 6).
collana: Figli di Flora
ISBN: 88-88852-95-6
- EAN13: 9788888852959
Testo in:
Peso: 0.35 kg
«"Il mio cibo sono le parole ma l'anima mia si pasce di silenzi". È questo il verso che chiude o, meglio, riapre "Lettere scompostÈ di Annarita Capraro; lo riapre cogliendo ciò che si cela, traspare, affiora, per poi ancora celarsi e riapparire nelle sue poesie: il "non detto", il "lasciato vago" nella sua cristallina purezza che giunge come noto al cuore, la mano che accompagna nel sogno quando nella veglia l'equilibrio è perso. È l'inquietudine dell'uomo che ascolta, che guarda, che odora la vita lasciandosi stupire, gioire, ferire; che ama la vita e il segreto che la anima, ma che non si nasconde il dubbio. È quel bisogno di pace, di serenità, desiderando che il vento non si freni e che continui a scomporre i pensieri. È la paura del dolore, accogliendolo poi con infinita tenerezza come conseguenza naturale della propria amata sensibilità. È l'orizzonte tra cielo e mare. È la parola che gronda e pulsa, tesse, dimentica, inaridisce e germoglia nuovamente con fatica, come grido soffocato, come nuovo Amore. È il suono che riannoda i fili della memoria e quindi i luoghi e il tempo. È la coperta di foglie dell'autunno, così cara ad Annarita, che indora di tepore sere stanche e trepida attesa.» (Pier Luigi Svaluto-Moreolo)