Mappa topografica della città di Napoli e de' suoi contorni. 1775
Carafa Giovanni
Grimaldi & C.editori
A cura di Pane G.
Napoli, 2003; ril., pp. 180, ill., tavv., cm 48,5x36.
ISBN: 88-88338-71-3 - EAN13: 9788888338712
Soggetto: Arti Grafiche (Disegno, Incisione, Miniatura),Città,Ristampe anastatiche, Epistolari
Periodo: 1400-1800 (XV-XVIII) Rinascimento
Luoghi: Napoli
Testo in:
Peso: 0 kg
Il tutto è contornato da una artistica cornice incisa. Furono impressi pochissimi esemplari della Mappa. Alcuni su fogli sottili che si prestavano meglio al montaggio su tela o su grossi pannelli. Altri furono stampati su carta pesante per essere piegati e rilegati in volume dopo una paziente imbraghettatura tavola per tavola. Dato l'altissimo costo di dieci ducati, nei primi mesi ne furono prodotti solo ventotto esemplari. Successivamente, il prezzo fu ridotto a sei ducati, ma il successo non arrivò. Gli esemplari superstiti sono oggi molto rari e alle aste raggiungono altissime quotazioni.
Un investimento di qualità destinato a rivalutarsi nel tempo
La tiratura limitata a soli 599 esemplari (ogni copia sarà numerata a mano da un Notaio), la carta pregiatissima "effetto antico", la riproduzione eseguita direttamente da un esemplare di qualità conservato in collezione privata e la stampa di altissimo livello "a quattro passaggi", sia del recto che del verso di ciascuna tavola, conferiscono alle tavole la massima aderenza agli originali. La legatura completamente artigianale in morbida pelle, l'imbraghettatura a mano tavola per tavola - per evitare la cucitura al centro come si usava nei secoli scorsi - fanno di quest'opera un oggetto di culto per bibliofili (forse anche per bibliomani) e un investimento di qualità destinato a rivalutarsi nel tempo. Un lavoro che farà certamente onore alla secolare e gloriosa scuola editoriale napoletana.
Quest'opera offre un importante contributo urbanistico grazie al saggio introduttivo di Giulio Pane e al dettagliato indice alfabetico elaborato sulla "legenda" originaria, che ne fanno un valido strumento di consultazione. Le circa 600 voci, collegate ai richiami delle singole tavole, consentono una rapida individuazione di strade, palazzi, chiese, monumenti, casali, fontane, porte, sedili e di tanti luoghi scomparsi o totalmente modificati.
Una lussuosa veste editoriale
Un'altra perla per il collezionismo librario arriva con la lussuosa pubblicazione della grandiosa Mappa della Città di Napoli e de' suoi Contorni (Napoli, 1775), oggi ricercatissima sul mercato antiquario e pressoché introvabile, che la Grimaldi & C., librai antiquari da oltre trent'anni, ha voluto ristampare per celebrare i 25 anni di attività editoriale.
La splendida pianta che Giovanni Carafa duca di Noja, con mecenatismo degno del secolo dei lumi, volle dedicare con doveroso omaggio a perenne ricordo della capitale del Regno delle Due Sicilie, rappresenta una pietra miliare nella storia della topografia napoletana.
La riedizione di questo documento di enorme importanza per lo sviluppo storico-urbanistico di Napoli costituisce una irripetibile occasione per colmare una non lieve lacuna in biblioteche pubbliche e private, dovuta soprattutto alla rarità dell'opera, e in pari tempo un rinnovo, da parte della Grimaldi Editori, dell'omaggio all'antica capitale di uno dei maggiori Stati italiani.
Venticinque anni per la realizzazione
Commissionata nel 1750 dal Tribunale di S. Lorenzo a Giovanni Carafa duca di Noja, la mappa doveva essere portata a termine entro due anni. Ne occorsero invece ben venticinque con l'ausilio, per la morte del Carafa, dell'architetto Gaetano Bronzuoli (sotto la direzione del Principe Monteroduni Pignatelli) e successivamente di Niccolo Carletti. Dell'incisione furono artefici Pietro Campana, Gaetano Cacace, Giuseppe Aloja e Francesco Lamarra.
Un'opera straordinaria
La volontà di offrire uno strumento di controllo sulla crescita della città e dei suoi sobborghi è il tratto più moderno e significativo dell'impresa cartografica costituita dalla realizzazione della Mappa Topografica della Città di Napoli e de' suoi contorni, ideata dal duca di Noja nel 1750 e conclusasi nel 1775, sette anni dopo la sua morte.
L'operazione proposta è sorprendente per più di un motivo: dopo circa due secoli di immobilismo topografico, Carafa propone "una geometrica delineazione della città" e così facendo allinea Napoli alle principali città europee.
Ma non basta. Egli vede la pianta non solo come un ritratto della città che deve diffondere la propria immagine di capitale, ma come uno strumento vivo attraverso il quale si media un contatto continuo con la realtà circostante.
Vanto della cartografia borbonica
Durante il governo di Carlo di Borbone (1734-1759) e di suo figlio Ferdinando IV (1759-1799) il volto della città cambiò radicalmente. Furono aperti grandi cantieri, realizzate nuove arterie e promosse importanti attività artistiche. Di ciò è volontaria testimonianza la Mappa del duca di Noia, nella quale molti edifici sono raffigurati secondo il loro progetto e non come apparivano in realtà. E' il caso dell'Albergo dei Poveri, enorme ospizio iniziato nel 1751.
Ferdinando Fuga lo disegnò a pianta rettangolare, lungo 600 metri e largo 150, composto da cinque corti in linea di cui una, quella centrale, avrebbe dovuto accogliere una chiesa a quattro navate. Ma il palazzo fu realizzato solo in parte e quando, nel 1819, i lavori furono interrotti, era fermo alla lunghezza di 384 metri.
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Acta Palaeomedica. International Journal of Palaeomedicine. Vol. 3