Noi Donne e il Cinema. Dalle Illusioni a Zavattini (1944-1954)
Edizioni ETS
Pisa, 2009; br., pp. 232, cm 14x22.
(Scritture della Visione).
collana: Scritture della Visione
ISBN: 88-467-2454-2
- EAN13: 9788846724540
Soggetto: Cinema
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno
Testo in:
Peso: 0.4 kg
Nella sinuosa e frastagliata parabola di "Noi donne" il cinema ha giocato un ruolo centrale, soprattutto nel primo decennio di vita della rivista (1944-1954). Il rettangolo dello schermo sembra assumere le sembianze di uno specchio magico dove, forse illusoriamente, prende forma un giornale attraente come una rivista femminile, e insieme "educativo", che sa divertire ma anche insegnare alle lettrici la politica. "Noi donne" cerca un punto d'equilibrio, che si rivela fatalmente instabile, fra linguaggi vecchi e nuovi (compresi quelli più spudorati del fumetto e del cineromanzo), fra le inedite aspirazioni che vanno prendendo corpo nelle sale cinematografiche del secondo dopoguerra ed un progetto culturale che vuole indirizzare e guidare quel flusso desiderante. L'analisi delle pagine cinematografiche delle prime dieci annate della rivista si chiude con le lettrici che prendono la parola per dirsi, per mettersi in scena attraverso lo schermo, invitate a scrivere le loro esperienze di vita a Cesare Zavattini. Le lettere e i racconti inviati all'illustre sceneggiatore, e qui pubblicati, sono indicativi non solo del desiderio delle donne di raccontarsi e di accedere allo spazio sociale della visibilità cinematografica, ma anche di una serie minuta di altre ipotesi e aspettative di vita, che a sprazzi traspaiono, come in filigrana, pur nella disciplinata adesione ai desideri consentiti.