Sette sermoni ai morti
Traduzione di Curtotti D.
Marina di Massa, 2020; br., pp. 112, cm 13x19,5.
(Highlander).
collana: Highlander
ISBN: 88-6596-906-7
- EAN13: 9788865969069
Testo in:
Peso: 1 kg
Nel 1916, in una condizione di profonda crisi personale e d'intensa esperienza visionaria, Carl Gustav Jung è visitato da "spiriti" di ritorno da Gerusalemme. "Cominciò con uno stato di inquietudine dentro di me, ma non sapevo che cosa significasse, o che cosa si volesse da me. C'era intorno a me un'atmosfera sinistra: avevo la strana sensazione che l'aria fosse pregna di entità spettrali. (...) . Gli, spiriti, provenienti dalla "terra dei morti", sono "le voci dell'Inesplicabile, dell'Irrisolto, dell'Irredento". Gli straordinari "Sette sermoni ai morti" con cui Jung cerca di portarli a consapevolezza e di placarli, scritti in una condizione prossima all'esperienza medianica, sono a un tempo una Teogonia, una Cosmogonia, una Psicogenesi, in un lucidissimo e controllatissimo "mythologein". Pagine complesse e ricchissime, imbarazzanti per gli stessi cultori di Jung, qui proposte attraverso un puntuale commento filosofico e teologico, sempre in rigorosa aderenza al pensiero di Jung.