Educazione e scuola all'indomani della Grande Guerra. Il contributo de «La Civiltà Cattolica» (1918-1931)
La Scuola Editrice
Brescia, 1997; br., pp. 368, cm 14x21,5.
(Paedagogica).
collana: Paedagogica
ISBN: 88-350-9350-3
- EAN13: 9788835093503
Soggetto: Saggi Storici
Testo in:
Peso: 0.417 kg
Nel panorama della stampa cattolica tra Otto e Novecento, «La Civiltà Cattolica» si sentì sempre investita di un ruolo peculiare: essere interprete fedele delle posizioni della Santa Sede e orientare il movimento cattolico secondo le indicazioni del magistero pontificio. Questa "vocazione" ha fatto del periodico dei gesuiti una delle voci più autorevoli del mondo cattolico. La ricerca prende in esame la posizione assunta dalla rivista romana circa le principali questioni del dibattito politico-scolastico e pedagogico tra la fine della Grande Guerra e gli inizi degli anni Trenta: dai tentativi di un rinnovamento degli studi in Italia nel primo dopoguerra alla riforma Gentile; dai "ritocchi" compiuti dal fascismo nei confronti della stessa riforma allo scontro fra Chiesa e Stato sull'educazione della gioventù; dall'individuazione delle nuove responsabilità educative dei cattolici dopo il Concordato alla promozione di una riflessione pedagogica cristiana in grado di contrastare l'egemonia fascista e idealista. Il volume ricostruisce così gli orientamenti educativi e scolastici de «La Civiltà Cattolica» nel più vasto contesto del confronto sviluppatosi al riguardo tra i cattolici, con particolare riferimento ai contributi dell'Università Cattolica di Padre Gemelli, del Partito Popolare Italiano, dell'associazione magistrale cattolica e, segnatamente, di «Scuola Italiana Moderna». Ne emerge un quadro ricco che rivela la realtà di un mondo cattolico nella difesa dei diritti educativi della Chiesa, ma, al suo interno, articolato in posizioni e orientamenti diversi circa le strategie da elaborare in risposta al progetto educativo e alla politica scolastica del regime.