Parmenide ed Eraclito. Empedocle
Edizioni SE
A cura di Cariolato A. e Fongaro E.
Milano, 2021; br., pp. 112, cm 11x20,5.
(Piccola Enciclopedia. 175).
collana: Piccola Enciclopedia
ISBN: 88-6723-540-0
- EAN13: 9788867235407
Soggetto: Società e Tradizioni
Periodo: 0-1000 (0-XI) Antico
Testo in:
Peso: 0.65 kg
«Sono qui da 100 ore, e appena mi sto riscotendo dallo stupore, e comincio a sbatter gli occhi, a poter pensare e scrivere, a riadattarmi alle cose di qua, a riprender l'istinto dei gesti, delle abitudini, delle frasi. E così la testa è libera e non è costretta a pensarci su per ogni minimo atto [...]». Così inizia una lettera di Michelstaedter a Chiavacci scritta a Gorizia il 29 giugno 1909. Quell'estate appena iniziata sarà decisiva per Michelstaedter e non solo perché si sta accingendo a scrivere la tesi di laurea, "La persuasione e la rettorica", ma anche perché ritrova la sua famiglia e gli amici, rivede i luoghi dell'infanzia, mentre si acuisce in lui un senso profondo di prostrazione e gli si rivela l'urgenza di un «dovere» che sembra balenare tra le pieghe stesse del dolore. Tutto questo in Michelstaedter si accompagna, come sempre, all'esercizio del pensiero che comincia a prender forma soprattutto attraverso la meditazione sui frammenti dei prediletti Presocratici, come testimoniano questi "Appunti". Si tratta di fogli di annotazioni e di idee, un esempio di scrittura «privata», irrequieta, apparentemente disadorna, dove il greco, il latino e il tedesco si combinano senza cesure con l'italiano, e in cui la vita stessa (o il suo anelito) dà spesso l'impressione come di schiudersi in un lampo.