libreria specializzata in arte e architettura
english

email/login

password

ricordami su questo computer

invia


Hai dimenticato la tua password?
inserisci il tuo email/login qui sotto e riceverai la password all'indirizzo indicato.

invia

chiudi

FB googleplus
ricerca avanzata

Sa un fil de luc

Neftasia

Traduzione di P. Pagnini.
Pesaro, 2007; br., pp. 112, ill.
(Speciali).

collana: Speciali

ISBN: 88-6038-016-2 - EAN13: 9788860380166

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.54 kg


L'impresa non è agevole. Forse anche rischiosa, ma Carlo, l'autore in dialetto, e Paolo, il traduttore in italiano, sono personaggi capaci di rischiare. Possono apparire modesti nell'approccio ma in realtà sanno dove vogliono arrivare e ci riescono. Perciò se hanno messo insieme le poesie dialettali del padre e la traduzione italiana del figlio, vuol dire che l'operazione è stata valutata con attenzione, soppesata. Non è un modo per uscire da dei vincoli, tutt'altro. Col dialetto pesarese Carlo Pagnini convive felicemente da quando è nato, ne ha fatto una cultura, la sua cultura. Con il dialetto ha espresso «la continuità felice del genio, non solo popolare, della gente pesarese», come scrive Tullio Giacomini. Ma anche l'arguzia dei popolani. Eppure il Pagnini poeta, felicemente reinterpretato dal figlio Paolo, non è l'attor comico che spopola nelle commedie dialettali. Non vuole far ridere, non ne ha nessuna intenzione. È piuttosto melanconico come sanno esserlo gli interpreti dei sentimenti popolari. È un poeta del dolore, della perdita. Capace, però, di evitare i toni della tragedia esasperata.

COMPRA ANCHE



OFFERTE E PROMOZIONI
non disponibile - NON ordinabile

design e realizzazione: Vincent Wolterbeek / analisi e programmazione: Rocco Barisci