Lo spazio del segno. Semiotica ed ermeneutica. Vol. 1/1
Jaca Book
Milano, 2017; br., pp. 472, ill., cm 20,5x20,5.
(Opere di Carlo Sini).
collana: Opere di Carlo Sini
ISBN: 88-16-41425-1
- EAN13: 9788816414259
Periodo: 1400-1800 (XV-XVIII) Rinascimento,1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
Testo in:
Peso: 0.7 kg
Le Opere di Carlo Sini sono un progetto editoriale di ampio respiro. Avviato nel 2012 con la pubblicazione del monumentale quinto volume (Transito Verità), il Piano delle Opere prevede l'uscita di sei volumi in undici tomi, ciascuno dedicato a un tema centrale nella filosofia di Sini che viene presentato attraverso i testi chiave nel quale esso è stato trattato. Lo spazio del segno è il tomo d'apertura del primo volume, interamente dedicato all'intreccio fra Semiotica ed ermeneutica. Tale intreccio, negli anni Settanta, costituì l'inedita proposta teoretica con la quale Sini rivelò alla comunità scientifica italiana quell'originalità filosofica e quella consapevolezza culturale che avrebbero contraddistinto la sua ricerca anche nelle fasi più mature. Il tema del segno, in stretto riferimento al pragmaticismo di Charles Sanders Peirce, è al centro di questo primo tomo. Esso inaugura una prospettiva gnoseologica basata sull'idea che ogni atto conoscitivo si collochi entro una catena di rinvii, mai riferiti a una presunta oggettività ultima, ma a quell'Interpretante dinamico e sovraindividuale che è l'orizzonte vivente entro il quale si collocano le operazioni comprendenti. La questione ermeneutica emerge perciò al cuore del cosiddetto «triangolo semiotico» (Segno-Oggetto-Interpretante) e l'intreccio dei segni in cui la verità via via si configura, aperta a un cammino infinito, chiama in causa questioni di ordine non solo epistemologico, ma anche etico e cosmologico. Lo spazio del segno traccia così il profilo dei problemi che impegneranno la ricerca di Sini negli anni Ottanta e Novanta, in un dialogo serrato con il prospettivismo nietzscheano, l'ermeneutica heideggeriana, lo strutturalismo foucaultiano, verso una possibile «scienza della verità» all'altezza di un pensiero dell'infinito effettuale e consapevole.