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La grafica italiana del '900

Gruppo Editoriale Giunti

Firenze, 2024; cartonato, pp. 240, ill. col., cm 26x28,5.
(Atlantissimi).

collana: Atlantissimi

ISBN: 88-09-91625-5 - EAN13: 9788809916258

Soggetto: Arti Grafiche (Disegno, Incisione, Miniatura)

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0 kg


Questo è un libro che parla di libri. Non solo ma anche, di libri. Di affiche per il cinema, di comunicazione politica e sociale, ma anche e soprattutto di grafica editoriale e pubblicità I grafici hanno fatto parte della nostra vita. I caratteri con cui componiamo i nostri libri sono stati inventati da graphic designer. A loro dobbiamo formati, struttura delle pagine, uso delle illustrazioni. Quante volte abbiamo detto che una copertina azzeccata a volte basta a garantire il successo di un libro. Il merito quindi è di creativi come Max Huber, Bob Noorda, Albe Steiner, Enzo Mari, Munari.
Questo libro parla di rivoluzioni in campo tipografico, dell'invenzione di nuovi caratteri, di come e quando e perché nasce l'idea di progetto grafico: pensiamo a Olivetti, o Pirelli, poi a Esselunga e ad Armando Testa.
Il graphic design ha le sue origini in Italia. Con le avanguardie, il futurismo, Depero e la propaganda del Campari.
Si estende in Europa, col surrealismo e il Bauhaus, soprattutto.
Nel secondo dopoguerra è una rivoluzione che segue il progresso industriale, il design, il cambiamento del gusto e dei consumi, anche a livello popolare.
Un libro ricchissimo di immagini e di informazioni, realizzato graficamente da un noto e apprezzato graphic designer, Stefano Rovai, perché un libro sulla grafica deve avere una buona grafica.

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design e realizzazione: Vincent Wolterbeek / analisi e programmazione: Rocco Barisci