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Il desiderio non è una cosa semplice. Figure di àgalma

Mimesis Edizioni

Sesto San Giovanni, 2007; br., pp. 221, cm 14x21.
(Filosofie).

collana: Filosofie

ISBN: 88-8483-635-2 - EAN13: 9788884836359

Periodo: 0-1000 (0-XI) Antico,1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.29 kg


Che cosa indicavano i Greci con la parola ágalma? Almeno tre grandi direzioni sematiche: quella dell'ornamento e del tesoro, quella del simulacro del divino, e quella dell'immagine informe. È Platone, nel Simposio, a conferire alla parola spessore e peso filosofico. Ma sarà Jacques Lacan, nella cultura contemporanea, che raccoglie e modifica profondamente questi significati re-inventando l'ágalma per noi, nella confluenza tra la potenza del desiderio e gli inganni dell'immaginario. Ripercorrendo alcune delle argomentazioni di Lacan questo libro traccia ulteriori direzioni di sviluppo e amplifica l'elevata densità che il termine racchiude anche nelle deviazioni che suggerisce. Ragionare su ágalma è ragionare sul modo in cui l'immaginario e il desiderio si intersecano nelle nostre vite, per comprendere l'immaginario al di fuori delle retoriche insopportabili che ce lo impongono come costrizione alla creatività, come must dell'epoca postindustriale dei "beni simbolici" e dei processi di valorizzazione pervasivi, come parola magica del paradiso delle merci. Il tutto per restituire al termine ágalma il carattere problematico di evento da pensare, di enigma e di domanda, ma forse anche di illusione vitale.

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