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La instrucion de Mercaderes di Saravia de la Calle e la Institucione de' mercanti di Alfonso de Ulloa. Con cd rom

Edizioni ETS

Testo Italiano e Spagnolo.
Pisa, 2007; br., pp. 361, cm 17x24.
(Biblioteca di Studi Ispanici).

collana: Biblioteca di Studi Ispanici

ISBN: 88-467-1770-8 - EAN13: 9788846717702

Soggetto: Saggi Storici

Periodo: 1400-1800 (XV-XVIII) Rinascimento

Luoghi: Europa

Testo in: testi in  italiano, spagnolo  testi in  italiano, spagnolo  

Peso: 0.5 kg


In seguito all'unificazione delle corone di Castiglia e Aragona1 inizia a prendere forma nella penisola iberica l'idea di stato in quanto unità intangibile, che in seguito troverà il suo maturo sviluppo con Carlo V; tale cambiamento politico ne induce un altro, di uguale portata, nella mentalità economica, pubblica e privata. Nato dalla fusione tra i diversi regni spagnoli, il nuovo assetto statale tende al superamento del modello della città medievale, e ad abbandonare l'idea di economia "sufficiente" tipica della polis a favore di una organizzazione economica in cui gli scambi e l'apertura verso l'esterno rivestono un ruolo fondamentale. La dialettica tra costruzione dello stato ispanico - e in seguito dell'Impero - e un progetto di politica economica e monetaria, per quanto inadeguato e incompleto, è cruciale e senza soluzione di continuità: l'una influenza e determina l'altro.
Nel 1519, la Prammatica emanata a Barcellona da Carlo V sancisce l'assoluta indipendenza della Corona di Spagna dall'Impero, dichiarazione che - tuttavia - non impedisce la rivolta dei comuneros. Peraltro, l'elezione a imperatore del nipote dei Re Cattolici è resa possibile dall'atteggiamento dei banchieri Fugger, che prestano al futuro Carlo V il denaro necessario per pagare i principi elettori, sotto forma di lettere di cambio. Se questo lo favorisce rispetto a Francesco I di Francia, pone però una seria ipoteca sull'oro delle Indie, che si limiterà a transitare nella penisola iberica senza creare vere occasioni di crescita economica locale, che ne verrà, al contrario, inibita. Come conseguenza dell'elezione a imperatore di Carlo V, il Regno di Spagna si indebita in modo irreversibile: la diminuzione dei prezzi che aveva caratterizzato gli ultimi 50 anni del XV secolo sperimenta un'inversione di tendenza proprio nel momento in cui in Spagna affluisce la maggior quantità d'oro mai vista in Europa

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