Jean Cocteau. Il poeta, il testimone, l'impostore
Carrera Mauro
Mattioli Edizioni
Parma, Fondazione Magnani-Rocca, 10 settembre - 27 novembre 2005.
Fidenza, 2005; br., pp. 160, ill. b/n e col., cm 17x24.
Soggetto: Cinema,Pittura e Disegno - Monografie
Periodo: 1960- Contemporaneo
Testo in:
Peso: 0.52 kg
La sezione, Orfeo o della poesia immanente, offre una selezione di opere grafiche, disegni, libri d'artista di Jean Cocteau, appartenenti a diversi momenti della sua evoluzione artistica. I celebri profili classici che lo hanno reso famoso sono posti accanto a splendidi disegni di grande valore (da un album inedito, gemello di quello per Gondole des morts curato da Clerici) eppure misconosciuti dal pubblico. Tutto il materiale, inedito o poco noto, è all'insegna del frammento, la dimensione a Cocteau più congeniale. La sezione Gli Argonauti o les compagnons de voyage italiens prosegue in tale prospettiva, presentando opere di artisti italiani contemporanei di Cocteau, da Modigliani a Severini, da de Chirico a Savinio e Clerici, da Morandi a Carrà tutti in qualche modo legati al poeta da affinità elettive, amicizie comuni e da memorabili collaborazioni nel segno dell'arte. Visitando l'esposizione si segue, allo stesso tempo, il Cocteau scrittore e il Cocteau artista. Segno scritto e segno grafico rivelano così il loro inscindibile legame e consentono di seguire la vicenda creativa di un Orfeo dalle mille voci, di un pifferaio magico che c'invita a seguirlo nel suo mondo ad un tempo poeticamente simbolico ed elegantemente glamour.
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