Il filosofo è un cadavere
Ortica Editrice
Aprilia, 2020; br., pp. 116, cm 12x12.
(Le Erbacce. 38).
collana: Le Erbacce
ISBN: 88-31384-11-2
- EAN13: 9788831384117
Periodo: 1400-1800 (XV-XVIII) Rinascimento,1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
Testo in:
Peso: 0.65 kg
Il legame tra filosofia e morte è oggetto d'indagine sin dagli albori del pensiero occidentale. Il filosofo deve mostrarsi nel suo vero aspetto: è un cadavere che si aggira nel mondo dei vivi e che in opposizione alla guerra e alla violenza si esprime in pacifiche forme concettuali. La scrittura filosofica, staccandosi dalla vita, può recuperare una genuinità senza censure e inibizioni ideologiche o morali, riportando alla fatica del concetto anche parole e temi messi al bando dalla tradizione. Eppure il filosofo è legato alla scrittura e ai libri da una fede quasi magica, che lo porta a riflettere sullo stile, sul cinema, sull'arte contemporanea e sul rapporto tra il movimento del pensiero e la fissità della morte, sulla scorta di chiare pulsioni sessuali. Il filosofo - simbolo dell'umanità tutta - è morto prima, dopo e durante la scrittura, ma ne conserva un atto di autocompiacimento erotico. Fuori di questo, il nulla.