Le figure del femminile in Lévinas
A cura di Negri F.
Brescia, 2020; br., pp. 176, cm 12,5x19.
(Il Pellicano Rosso. Nuova Serie).
collana: Il Pellicano Rosso. Nuova Serie
ISBN: 88-372-3398-1
- EAN13: 9788837233983
Periodo: 1400-1800 (XV-XVIII) Rinascimento,1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
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Levinas filosofo dell'alterità, se non fosse per quella zona d'ombra qui finemente indagata dalla sua interprete francese, che ne scandaglia l'evoluzione del pensiero nei confronti delle figure radicalmente "altre" del femminile. Figure che il pensatore ebreo tende a relegare in una dimensione subordinata, escluse dal discorso etico, ma strumenti del maschile per raggiungerlo: «Senza la donna, senza la sua debolezza e l'intimità della casa, l'uomo non conoscerebbe "niente di ciò che trasforma la vita naturale in etica"». La sua teoria sembra trovare in un primo momento conferma nell'essenza stessa del linguaggio, strutturalmente programmato per sottomettere il femminile al genere del maschile, salvo tornare sui propri passi nella produzione successiva, dove Levinas, riflettendo proprio sulla lingua ebraica, mostra come le figure del femminile siano rivelatrici della trascendenza.