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Meglio tacere. Salvator Rosa e i disagi della critica

Arte'm

Napoli, 2009; br., pp. 174, ill. b/n, tavv. b/n, cm 15x24.
(Arte).

collana: Arte

ISBN: 88-569-0055-6 - EAN13: 9788856900552

Soggetto: Pittura,Pittura e Disegno - Monografie,Saggi (Arte o Architettura),Società e Tradizioni

Periodo: 1400-1800 (XV-XVIII) Rinascimento

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.58 kg


"Se potesse aver corso nella grammatica degli studi, l'epiteto di antipatico; Salvator Rosa, nato a Napoli nel 1615, morto a Roma nel '73, è uno degli artisti più antipatici che esista. Egli è tante cose: disegnatore e incisore; pittore di paesi e di storie, lettore di testi rari, poeta e poligrafo accigliato, nato sotto Saturno; guitto d'occasione e gran viaggiatore. Il ricco carteggio che si è conservato lo qualifica come un ingegno plurimo, a rischio di dissipazione. In breve: bisogna fare i conti con un personaggio ingombrante. Nell'autoritratto della National Gallery di Londra, egli si presenta come un intellettuale antico: barba incolta, capelli lunghi e cappello floscio, sagomato contro uno sfondo di cielo, fosco come la sua espressione. Nulla rivela il mestiere principale di pittore; le sole informazioni, volutamente spiazzanti, provengono dalle scritta in latino sulla cartella su cui si appoggia: "aut tace aut loquere meliora silentio'. O taci o dici cose migliori del silenzio." (Stefano Causa)

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