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L'isteria, la depressione e Lacan

Quodlibet

Macerata, 2013; br., pp. 136, cm 14x21,5.
(Campi della Psiche).

collana: Campi della Psiche

ISBN: 88-7462-572-3 - EAN13: 9788874625727

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.16 kg


Cos'è, per una donna, la femminilità? E che rapporto c'è fra questa, l'isteria e la depressione? Il triangolo conoscitivo che ha come vertici questi tre concetti è al centro di questo saggio. Le linee che congiungono la donna - e il suo mistero - con l'isteria e la depressione, tracciate dall'autore a partire dagli insegnamenti di Jacques Lacan, ci rivelano una geometria più complessa di quanto certa psichiatria vorrebbe. Ancora fino agli anni '80 la nevrosi era una categoria clinica molto solida, con un rapporto riconosciuto con la depressione. Oggi invece sembra sparita, cancellata con un colpo di spugna dalla più recente classificazione dei disturbi mentali. Ma le domande delle pazienti ("Perché vuole proprio me? Forse si sbaglia? Forse si accorgerà del suo errore e cambierà idea?") ignorano ottusamente le rivoluzioni tassonomiche. In questo volume l'autore guida alla riscoperta del concetto di isteria, mostrando come la relazione sintomatica della donna con il suo femminile - ma anche dell'uomo con il suo maschile - possa esprimersi nella depressione. L'interrogativo sull'essenza del femminile e del maschile è attraversato dal tratto del rapporto con il desiderio: l'isteria è far desiderare. Compito dell'analisi è fare in modo che il soggetto accetti di "lasciarsi andare ad essere" preferendo la pienezza a una mancanza.

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