Paesaggi coltivati, paesaggio da coltivare. Lo spazio agricolo dell'area romana tra campagna, territorio urbanizzato e produzione
Cazzola Alessandra
Gangemi Editore
Roma, 2009; ril., pp. 336, ill. b/n, cm 17,5x24,5.
(Arti Visive, Architettura e Urbanistica).
collana: Arti Visive, Architettura e Urbanistica
ISBN: 88-492-1683-1 - EAN13: 9788849216837
Soggetto: Parchi, Giardini e Ambiente,Urbanistica e Viabilità
Luoghi: Lazio
Testo in:
Peso: 1.083 kg
Si può studiare il paesaggio agrario come cartina di tornasole di fenomeni urbanistico-ambientali e socio-economici, come configurazione di assetti spaziali, come sede di usi produttivi e di equilibri ecologici, e come sedimentazione di storia e di cultura, come ricchezza identitaria. Più di qualunque altro, il paesaggio agrario è frutto dell'azione continua dell'uomo; più di ogni altro è stato ferito e stravolto, reso anonimo da una concezione solo quantitativa del progresso. Eppure resiste: dai pascoli alpini ai campi padani, dai colli toscani all'agro romano, dagli uliveti pugliesi ai giardini siciliani, il nostro paese presenta un suggestivo intreccio di fascino ambientale e di lavoro umano, che ancora si può preservare. L'agricoltura può tornare ad essere un'attività composita, in cui la produzione alimentare continui ad essere centrale, ma si integri con la manutenzione del territorio, con il presidio dello spazio aperto, con la reinterpretazione delle identità locali, con il turismo consapevole, con la protezione dei beni culturali.
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