Il pieno di felicità
Minimum Fax
Roma, 2019; br., pp. 219.
(Indi).
collana: Indi
ISBN: 88-3389-001-5
- EAN13: 9788833890012
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
Testo in:
Peso: 1.05 kg
Cosa accade quando, a trent'anni circa, non si riesce a trasformare, per responsabilità personali e destini generali, l'educazione, l'affetto e il supporto ricevuti in un lavoro stabile, in un'identità compiuta? Come ci si sente quando si vive in un tempo veloce e sospeso, tra decisioni, esitazioni e progetti di vita continuamente da rivedere? Cecilia ha studiato quel che le andava, si è laureata e poi ha continuato a studiare. Insieme al fidanzato è finita a Coventry, una cittadina inglese dove si barcamena tra lavoretti e tentativi di proseguire la carriera universitaria. Ma non ci vive sul serio, perché non perde occasione di spostarsi, tornare con un volo low cost a Bologna, la città degli studi e delle passioni, e nella provincia padana, a lungo rifiutata ma divenuta, a distanza, desiderabile. O anche di andare a Londra, per un lavoro di tre mesi e poi per un dottorato di tre anni, e dai molti amici (o Air-bnb) che la accolgono e le fanno intravedere per qualche giorno la possibilità di una vita parallela - a Barcellona come a Helsinki o Berlino, in un'Europa alle soglie della Brexit ma per lei ancora senza muri. Il polo magnetico di questo girare tra incontri, piazze, concerti è quel «pieno di felicità» di una vecchia canzone dello Zecchino d'oro che la protagonista aveva creduto raggiungibile, perché i suoi desideri le erano sembrati realistici, e che deve invece imparare a ridimensionare, adattare ai tempi della «classe disagiata» e di una inquieta lotta quotidiana. Cecilia, infatti, non si limita a subire il presente ma lo interpreta con ironia, e lo vive pienamente nelle incertezze che talvolta si trasformano in occasioni.