Nettare di Dioniso. La vite e il vino attraverso le parole degli autori antichi
Cerchiai Claudia Manodori Sagredo
Libreria Editrice L'Erma di Bretschneider
Roma, 2013; br., pp. 422, 120 ill. b/n, cm 17x24.
(Studia Archaeologica. 191).
collana: Studia Archaeologica
ISBN: 88-913-0288-0 - EAN13: 9788891302885
Soggetto: Società e Tradizioni
Testo in:
Peso: 1.22 kg
Si ricordano, poi, i vini pregiati e i vini di minor pregio e si ribadisce come la gran parte di tutti questi vini venisse prodotta in Italia. Si ricorda il lusso degli ambienti dove solitamente si beveva il vino e la ricchezza delle stoviglie che accoglievano questi vini e spesso si trattava di ricchi argenti, che nelle cesellature recavano le raffigurazioni di tralci di uva appesantiti da grappoli dagli acini gonfi di succo o di rami di edera che si riteneva vincesse l' ubriachezza e con la quale il giovane dio fermava la chioma intonsa, l' edera, poi, che era una prerogativa anche dei poeti vincitori degli agoni poetici o letterari e che si riteneva che quando componevano le loro opere fossero come invasati dal dio.
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