Mafia capitale sulla schiavitù del lavoro
Ediesse
Roma, 2016; br., pp. 165, cm 14,5x21,5.
(Materiali).
collana: Materiali
ISBN: 88-230-2061-1
- EAN13: 9788823020610
Periodo: 1960- Contemporaneo
Luoghi: Italia
Testo in:
Peso: 0.79 kg
L'autrice e l'autore, partendo dal racconto delle proprie storie, descrivono ed analizzano la «precondizione» che è alla base del fenomeno Mafia capitale: lo sfruttamento pesante, fatto di retribuzioni bassissime e pochi diritti dei lavoratori e delle lavoratrici che operano nell'ambito di quelle cooperative sociali centrali e nevralgiche nel sistema Carminati-Buzzi. In questo contesto, alcune recenti modifiche legislative imposte dal Governo, attraverso il jobs act e la Riforma del terzo settore, stanno determinando un ulteriore peggioramento delle condizioni dei lavoro, accompagnato da un consistente aumento degli utili per le attività di cooperative che, in questo modo, risultano ancora più esposte rispetto a fenomeni d'illegalità diffusa. Sono temi che interessano non solo Roma bensì l'intera nazione segnata, negli ultimi trenta anni, dall'affermazione di quella cultura «liberista» che ha portato verso la privatizzazione di servizi pubblici ed universali ed, insieme, ha finito con il contaminare in maniera pesante e negativa quell'esperienza della cooperazione nata con ben altro spirito ed ideale. Una realtà che, a giudizio di Sara e Cesare, va modificata radicalmente riscattando il lavoro da ogni forma di sfruttamento e di schiavitù. Solo un lavoro, dotato di tutele, diritti ed equa retribuzione, può garantire la qualità delle prestazioni e dei servizi in una delicata e complessa sfera come quella delle attività socio-sanitarie e assistenziali.