San Giovanni Evangelista a Ravenna. Storia di una chiesa, di mosaici perduti e di mosaici ritrovati
Edizioni del Girasole
Ravenna, 2014; br., pp. 142, ill. b/n e col., cm 17x24.
(Nel Cuore del Mosaico. 4).
collana: Nel Cuore del Mosaico
ISBN: 88-7567-587-2
- EAN13: 9788875675875
Soggetto: Architettura e Arte Religiosa,Mosaico
Periodo: 1000-1400 (XII-XIV) Medioevo
Luoghi: Emilia Romagna
Extra: Religione e Arte Religiosa
Testo in:
Peso: 0.38 kg
La storia della Basilica di San Giovanni Evangelista si inserisce nella storia naturale di un territorio in continua rapida evoluzione geomorfologica e nella storia politico-economica di una città, Ravenna, al centro per molti secoli di eventi cruciali per il Mondo Antico. Le fonti concordano nell'attribuire la committenza della basilica a Galla Placidia come scioglimento di un voto per lo scampato pericolo durante una tempesta in mare. La data di consacrazione della basilica va posta fra il 425 e 437 d. C. Le fonti antiche forniscono poche informazioni sull'aspetto strutturale originario della basilica, che descrivono grandiosa e suntuosa, mentre si dilungano molto sulla descrizione della decorazione musiva dell'abside e dell'arco trionfale, completamente perduta. Sulla base di ipotesi ricostruttive, la struttura originaria della basilica comprendeva un nartece, navate più corte rispetto alle presenti, con colonnati a 9 colonne che dividevano la navata centrale dalle laterali, e con ingressi in corrispondenza dell'attuale terza coppia di colonne. Durante scavi nel XVIII e XX secolo sono stati recuperati lacerati di mosaici di pavimentazione di varie epoche. Il fenomeno naturale della subsidenza del territorio ravennate e dell'apporto di nuovi sedimenti alluvionali ha causato nel tempo un abbassamento della chiesa rispetto al territorio circostante, costringendo, in tre momenti distinti, ad innalzamenti del pavimento della basilica e a conseguenti altri interventi più o meno radicali nel resto del fabbricato. Il testo racconta le varie fasi di trasformazione della chiesa.