L'azzurro del cielo. Un polo museale tra arte, architettura, natura nel cimitero di Catania
Cettina Santagati
Edizioni Caracol
Presentazione di Franca Restuccia.
Palermo, 2006; br., pp. 176, ill. col., cm 21x30.
(Documenti. 31).
collana: Documenti
ISBN: 88-89440-12-0 - EAN13: 9788889440124
Soggetto: Architettura e Arte Civile,Architettura e Arte Religiosa,Arte Libraria (Carte, Mappe, Codici Miniati),Arti Grafiche (Disegno, Incisione, Miniatura),Città,Scultura
Periodo: 1400-1800 (XV-XVIII) Rinascimento,1800-1960 (XIX-XX) Moderno
Luoghi: Sicilia
Testo in:
Peso: 0.78 kg
La suggestione del titolo di questa monografia che prosegue nel sottotitolo "un polo museale tra arte, architettura e natura" enuncia già la tematica di fondo a cui tende l'autrice ovvero rivisitare il ruolo sociale e culturale del cimitero in relazione soprattutto alla città di Catania e alle principali famiglie nobili committenti di cappelle dall'elevato valore architettonico progettate dagli architetti più in vista del tempo; il cimitero diventa così un luogo da visitare come un museo "a cielo aperto", in cui l'arte e l'architettura contestualizzate in un paesaggio naturale così particolare, fatto coi colori, le sfumature e la vegetazione dell'isola, sono ogni volta un evento sociale legato a momenti di fruizione culturale.
La ricerca di Cettina Santagati sul cimitero di Catania, prendendo le mosse dalla nascita del cimitero ottocentesco in Europa, si pone come uno studio approfondito di lettura trasversale che va dalla storia, dai rituali e culto dei morti, all'analisi dell'ambiente naturale, al rilievo delle emergenze architettoniche e del contesto; dalle ricerche archivistiche, alla documentazione e valutazione analitica delle opere stesse.
Il volume è corredato da numerose fotografie a colori, da inediti disegni d'archivio relativi alle cappelle di nobili famiglie catanesi, e da accurati rilievi e ricostruzioni tridimensionali curati dalla stessa autrice.
L'autrice intende inoltre fornire indicazioni per una corretta politica di recupero, gestione e valorizzazione e poter così "costruire" un significativo e selettivo polo museale tra arte, architettura e ambiente naturale, integrato alla città. Organizzato nello spazio fisico del cimitero secondo percorsi abbastanza "casuali" ma esemplari di ogni linguaggio architettonico, esso acquista la connotazione di un museo "collettivo", di "laboratorio" nella natura di opere che trasmettono valori etici e culturali, in cui fare esperienza e che può anche diventare risorsa economica per Catania.
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