I maestri della foresta. La pratica della meditazione di visione profonda
Astrolabio Ubaldini
A cura di Breiter P. e Kornfield J.
Roma, 1989; br., pp. 192, cm 15x21.
(Civiltà dell'Oriente).
collana: Civiltà dell'Oriente
ISBN: 88-340-0973-8
- EAN13: 9788834009734
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Nelle foreste della Thailandia, della Birmania e del Laos, la Via del Buddha è ancora praticata con la semplicità e l'austerità originarie. Molti monaci hanno preferito ai templi di città, dediti allo studio dei testi sacri, i sentieri silenziosi della foresta e le umili abitazioni dove nulla disturba la meditazione. In questi spazi ancora vergini regna lo spirito della pratica, e i monaci hanno la possibilità di seguire i 'Mezzi di purificazione' raccomandati dal Buddha, i dhudanga da cui prende nome la loro tradizione. Si tratta di tredici regole che facilitano l'acquisizione di molte virtù: distacco, moderazione, frugalità, contentarsi di poco, energia. La fama di questi praticanti ha raccolto ben presto intorno a loro un folto numero di devoti laici e monaci, e così sono nati veri e propri monasteri e centri di meditazione. Achaan Chah è uno dei maestri più noti di questa tradizione e, grazie alla fondazione di un monastero in Inghilterra guidato da un suo discepolo occidentale, molti praticanti hanno trovato nella sua saggezza un valido aiuto. Ha il fascino di un uomo che ha dedicato tutta la vita a un solo supremo scopo: conoscere se stesso, interrogarsi incessantemente nonostante le incertezze, le sofferenze, i dubbi. Il suo insegnamento ha un carattere immediato e universale, una chiarezza e una gioia che rivelano una profonda pace mentale.