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OBIT. Poesie per la fine

Interno Poesia Editore

A cura di Bardazzi A.
Latiano, 2024; br., pp. 240, cm 13x19.
(Interno Books).

collana: Interno Books

EAN13: 9791281315235

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.29 kg


Quando muore, qualcuno che ami, tutto muore. Il suo vestito blu muore. L'empatia muore. Le amicizie muoiono. Tu, sopravvissuto a questa perdita, muori. OBIT, scritto da Victoria Chang dopo la morte della madre, scompone il dolore in tutta la sua liricità. Dopo un iniziale rifiuto della forma elegiaca per paura di cadere nel cliché, nel sentire la parola obit, abbreviazione di obituary (necrologio), Chang ne rimane commossa: dalla forza di questo suono, dalla lunga /o/ e dalla durezza della /t/ finale. Inizia così a scrivere necrologi dedicati alle numerose intermittenze della morte - un lungo e stretto blocco a forma rettangolare volto a fissare ogni persona, esperienza e oggetto perduto. Questo diventa una nuova forma attraverso la quale poter parlare di dolore e perdita. Questi necrologi poetici di Chang sono spesso alternati ad una serie di tankas che riflettono sul paradosso emozionale di essere genitore, proprio nel momento in cui si cerca di comprendere la perdita del proprio genitore. Nello scrivere questo libro sulla perdita, Chang tiene in mano uno specchio in grado di riflettere la vita. OBIT rivela la testarda ricerca di una lingua che possa dare voce alla perdita e, allo stesso tempo, di una speranza che possa sopravvivere, anche quando tutto è perduto.

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design e realizzazione: Vincent Wolterbeek / analisi e programmazione: Rocco Barisci