Agonia della Francia
Neri Pozza Editore
Traduzione di Lyria H.
Vicenza, 2014; br., pp. 185, cm 13,5x22.
(I Colibrì).
collana: I Colibrì
ISBN: 88-545-0778-4
- EAN13: 9788854507784
Soggetto: Saggi Storici
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
Luoghi: Europa
Extra: Arte Francese
Testo in:
Peso: 0.257 kg
Nel 1937 Manuel Chaves Nogales approda a Montrouge, un sobborgo operaio alle porte di Parigi. Fugge da un Paese, la Spagna, dove è un tipo "perfettamente fucilabile" dai due contendenti in guerra: dai comunisti guidati da Mosca, e dai fascisti foraggiati da Roma e Berlino. È, come lui stesso ama definirsi, un "cittadino di una repubblica parlamentare e democratica" che, andata velocemente in malora, non concede altra scelta che l'esilio a un giornalista e scrittore figlio della piccola borghesia liberale sevigliana. A Montrouge, la République gli procura un appartamento popolare d'antico decoro dove sistemarsi con moglie e figli. "Reportero" di fama, autore di una brillante biografia di Juan Belmonte - il grande matador, il torero "bohémien" che frequentava artisti e leggeva Maupassant - Chaves si ritrova a Parigi "insieme agli scarti dell'umanità che la mostruosa macchina degli Stati totalitari va producendo". Un "demi-monde" di esclusi, reprobi, sconfitti: pope russi, ebrei tedeschi, rivoluzionari italiani. Accomunati tutti da "un obiettivo inaccessibile": ottenere "una patria d'elezione, una nuova cittadinanza" nel Paese che, ai loro occhi, è "una creazione spirituale ottenuta in venti secoli di civiltà". Verranno traditi, e le pagine di questo libro costituiscono la cronaca diretta, vertiginosa, iconoclasta, scritta a caldo di tale tradimento che trova il suo culmine nel giorno di giugno del 1940 in cui le truppe naziste occupano Parigi.