La parola degli antichi. Umanesimo emiliano tra scuola e poesia
Edizioni Carocci
Roma, 1998; br., pp. 254, cm 15,5x22.
(Ricerche. 23).
collana: Ricerche
ISBN: 88-430-1117-0
- EAN13: 9788843011179
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Fin dal secolo XIV il territorio emiliano-romagnolo, crocevia strategico tra aree geografiche diverse, aperto a molteplici suggestioni e a eterogenee fisionomie culturali, si presenta come sede privilegiata di studi letterari, in cui grandi poeti come Dante, Petrarca e Boccaccio esercitano il loro magistero. La lezione petrarchesca si rivela dalle pagine di questo volume particolarmente significativa anche per la cultura emiliana, con cui il Petrarca ebbe continui e intensi rapporti. Sul finire del Trecento, maestri di retorica e di poesia come Pietro da Moglio e Benvenuto da Imola leggono, commentano e insegnano ai loro allievi i significati nascosti dietro le favole del Bucolicum Carmen petrarchesco - in una città, Bologna, già aperta al fascino e alla cultura delle scuole poetiche in volgare - contribuendo in tal modo a conferire dignità e autorevole fondamento teorico alle voci della poesia. La scienza letteraria si avvia così verso un processo difficile e graduale di autonomia, che la vuole svincolata da ogni finalità esterna, significante per se stessa, gettando così alcune delle premesse fondamentali per comprendere la fisionomia dell'umanesimo padano, nelle sue molteplici forme.