I romanzi cortesi
Arnoldo Mondadori Editore
A cura di Agrati G. e Magini M. L.
Segrate, 2017; br., pp. XLV-575, cm 20x20.
(Oscar Classici. 8).
(Nuovi Classici 2).
collana: Oscar Classici
ISBN: 88-04-67079-7
- EAN13: 9788804670797
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Peso: 0.7 kg
Considerato il più grande poeta del Medioevo occidentale prima di Dante, Chrétien de Troyes fu attivo alle corti di Champagne e di Fiandra tra il 1160 e il 1190. Nelle sue mani il romanzo arturiano divenne una forma superiore di narrativa cortese, un'incarnazione originalissima in cui il poeta fuse i propri concetti etici con l'imitazione dei poeti latini, l'eredità delle chansons de geste e dei romanzi antichi con una ricca messe di miti e di motivi che affondano le proprie radici nel sostrato celtico della Bretagna insulare e continentale. Ne sono testimonianza le cinque opere raccolte in questo volume: "Erec e Enide", il primo romanzo arturiano, già di stupefacente maturità artistica, incentrato sul rapporto tra il nobile cavaliere Erec e la sposa Enide e sulla difficoltà di conciliare amore e dovere; "Cligès", nel quale elementi della materia bretone si fondono con la più antica tradizione classica e greco-bizantina in un'insolita narrazione ricca di avventure e colpi di scena; "Ivano", quasi un romanzo di formazione nel quale il protagonista, nel tentativo di ridiventare degno dell'amore della sposa, perduto per leggerezza, matura come persona divenendo un cavaliere perfetto; "Lancillotto", dedicato al celebre amore adulterino del cavaliere per la regina Ginevra, un sentimento estatico che il poeta dipinge con toni ironici ma anche con conturbante adesione; infine "Perceval", l'ultimo e incompiuto lavoro di Chrétien, anello di congiunzione con gli ideali mistici che informeranno le narrazioni successive delle gesta dei cavalieri di Artù alla ricerca del Graal. Introduzione di Alex Micha e postfazione di C. S. Lewis.