Reazioni tricolori. Aspetti della chimica italiana nell'età del Risorgimento
Franco Angeli
Milano, 2011; br., pp. 208.
(La SociEtà moderna e contemp. Anal. contr. 111).
(La SociEtà moderna e contemp. Anal. contr. 111).
collana: La SociEtà moderna e contemp. Anal. contr
ISBN: 88-568-1765-9
- EAN13: 9788856817652
Soggetto: Saggi Storici
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno
Luoghi: Italia
Testo in:
Peso: 0.348 kg
A partire dalla fine del Settecento, il Tricolore venne adottato come simbolo della libertà e della nazione italiana. Il 14 marzo 1861 il Tricolore diventò la bandiera dell'Italia unita. Nel corso dell'età del Risorgimento i chimici svolsero un ruolo di primo piano nella costruzione dello stato unitario, non soltanto per l'importanza della loro attività di ricerca, ma anche per l'impegno in campo politico ed istituzionale. Oltre a produrre contributi teorici di eccezionale livello e notevoli lavori sperimentali, i chimici italiani furono impegnati in prima linea, dai moti rivoluzionari alle guerre d'Indipendenza. Molti, inoltre, spesso costretti all'esilio per ragioni di natura politica, operarono per un certo periodo all'estero, contribuendo in questo modo a mantenere viva un'importante circolazione delle idee scientifiche e politiche tra l'Italia e le altre nazioni europee. Scienza e politica rappresentarono due aspetti complementari di un più ampio progetto di rinnovamento della cultura italiana, che iniziò concretamente a definirsi durante le celebri Riunioni degli Scienziati Italiani, alle quali i chimici dettero un importante contributo. È significativo, in questa prospettiva, che il 1860 abbia visto contemporaneamente realizzarsi l'Unità d'Italia ed il massimo trionfo della nascente scuola chimica nazionale al Congresso di Karlsruhe, in Germania.