Se non puoi cambiare il vento, dirigi le vele. Guida astrologica alla crescita personale
Baldini Castoldi Dalai
Milano, 2023; br., pp. 260, cm 12x24.
(Le Boe).
collana: Le Boe
EAN13: 9791254940396
Testo in:
Peso: 0.65 kg
È capitato a tutti di leggere l'Oroscopo. Per curiosità o per convinzione. In ogni caso, è quasi sempre un approccio determinista, in cui tutto accade secondo stretti rapporti di causa-effetto con una scarsa attenzione per il libero arbitrio. Con questo libro, al contrario, l'Autore ci invita alla scoperta di un'Astrologia Umanista, strumento di conoscenza e di comprensione di se stessi. In che modo? Attraverso l'analisi della Carta natale si può desumere la natura e il potenziale di una persona ma non il suo risultato finale. Non esistono Oroscopi positivi o negativi, ma solo comportamenti errati. È sempre il soggetto agente a fare la differenza. L'essere umano gode del libero arbitrio ma la conoscenza e la consapevolezza sono sempre alla base di ogni scelta. Soltanto colui che sa «chi è» sa dove andare. Per chi è consapevole qualunque transito o aspetto astrale può rilevarsi un'esperienza positiva. Cos'è richiesto? Non si deve essere schiavi dei meccanicismi del Tempo sequenziale - passato, presente, futuro - che si sviluppa secondo una chiave circolare. Nel corso dell'esistenza è difatti possibile che un individuo riviva le medesime situazioni commettendo sempre gli stessi errori. L'Astrologia Umanista mira a tutt'altro, al Kairos, al Tempo giusto, al qui e ora, alla realizzazione del Sé Superiore. Seneca affermava: «Nessun vento è favorevole per il marinaio che non sa in quale porto vuol approdare». Ovvero il vento soffia per tutti, ma solo la conoscenza di se stessi comporta la giusta direzione. «Se sei piuma vieni travolto dal vento, se sei aquila sfrutti il vento.» Il libero arbitrio è possibile ma si esprime in base al livello di consapevolezza dell'individuo agente. Leggere questo volume significa avvicinarsi a una maggiore comprensione di sé per poter forgiare il presente da co-creatori e non da succubi di un destino preordinato.