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Gli antichi statuti dei popoli di Pomino e Tosina in Val di Sieve

Polistampa

Firenze, 2007; br., pp. 96, ill., cm 17x24.

ISBN: 88-596-0235-1 - EAN13: 9788859602354

Soggetto: Arte Libraria (Carte, Mappe, Codici Miniati),Regioni e Stati,Saggi Storici

Periodo: 1000-1400 (XII-XIV) Medioevo,1400-1800 (XV-XVIII) Rinascimento

Luoghi: Firenze,Italia,Toscana

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.36 kg


Gli statuti dei popoli di Pomino e Tosina, risalenti nelle loro più antiche redazioni rispettivamente al 1472 e al 1506, rientrano in quella proliferazione di codificazioni che si verificò nel territorio fiorentino nel corso dei secoli XV e XVI, durante i quali non solo podesterie, comuni e vicariati, ma anche piccoli popoli rurali con poche decine di abitanti provvidero alla stesura di propri ordinamenti, incoraggiati dalla stessa città di Firenze che avrebbe dovuto approvarli e sarebbe riuscita così a penetrare in modo ancor più capillare nell'organizzazione del proprio dominio. Pomino e Tosina in particolar modo, situati fra la valle dell'Arno e quella della Sieve, si trovavano in un territorio molto importante per lo Stato fiorentino, lungo la diramazione casentinese dell'importante arteria tosco-romagnola. I due statuti sono principalmente volti a disciplinare la vita quotidiana, fissando divieti e obblighi nei quali si mescolano intenti di tutela, giustizia penale e solidarietà sociale. Lo statuto di Pomino è volto essenzialmente alla tutela dei pascoli e alla protezione dei terreni dai danni che potevano essere arrecati dal bestiame, mentre quello di Tosina, zona più boschiva, è maggiormente incentrato sul taglio e sulla raccolta della legna.

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