La vacca di ferro. Poema delle "reggiane"
Cigarini Franco
Edizioni Diabasis
Parma, 2007; br., pp. 72, 18 ill. col., cm 13x21.
Testo in:
Peso: 0.16 kg
"Che tempi sono stati quelli e che lotte! Uomini che ogni giorno conoscevano il dolore della fatica ma ogni giorno cercavano di sollevare oltre le spalle il peso tremendo della vita, della propria storia." Roberto Roversi
Franco Cigarini (Reggio Emilia,1924-1982) nasce nella campagna reggiana, in una famiglia di antifascisti. Presto abbandonati gli studi, comincia a lavorare come operaio marmista e si accosta alla scultura, prima di scoprire la sua vocazione per la poesia. Partigiano con il nome di battaglia "Anteo", nell'area della Repubblica di Montefiorino, con la 145a Brigata Garibaldi. Il dopoguerra, segnato dai lutti familiari e dal tormento per la sorte del fratello, di cui non ebbe più notizie dal1943, è il periodo in cui esplode la sua attività creativa: vince nel 1951 il V Premio letterario "Unità di Genova" e nel 1956 dà alle stampe La vacca di ferro, la sua opera più complessa, più matura ed organica. Tra gli anni Sessanta e Settanta è cineoperatore presso il Comune di Reggio Emilia, e gira documentari su Papà Cervi e sul Mozambico. Si dedica con grande passione alla cinematografia, assieme alle imprese di carattere umanitario. Fra queste, la circumnavigazione dell'Africa, nel 1980, cui doveva far seguito un film documentario sulle popolazioni africane e i loro movimenti di liberazione. Muore prematuramente quando il progetto era in fase di realizzazione.
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