La memoria come capacitas dei secondo Agostino. Unità e complessità
Cillerai Beatrice
Edizioni ETS
Pisa, 2008; br., pp. 380, cm 14x22.
(Philosophica. 47).
collana: Philosophica
ISBN: 88-467-2056-3 - EAN13: 9788846720566
Testo in:
Peso: 0.35 kg
Fin dal 386 Agostino riflette sul problema della memoria, dando vita a riflessioni di diversa natura ed entità. Le più celebri sono certamente quelle del libro X delle Confessiones, ma non sono le uniche. Occorre allora valicare questi confini per cogliere, in una più ampia latitudine, l'originalità di Agostino.
E' interessante ciò che egli disvela: la significativa polivalenza semantica del termine memoria e la versatilità della memoria, come facoltà dell'anima, nell'agire su piani sempre ulteriori. Per Agostino essa è prima di tutto un grande e misterioso potere, guida e motore del cammino di conoscenza che si innalza dal mondo sensibile fino a Dio; ma è anche l'antidoto contro l'oblio causato dal peccato originale, il 'freno' posto allo scorrere del tempo lineare e la capacità di aprirsi all'eternità divina.
Il saggio ripercorre, attraverso tre diversi itinerari (il luogo, il tempo, l'immagine), questa densa riflessione agostiniana ed individua in essa un movente costante: tendere a Dio sondando le profondità dell'animo umano. La memoria incarna l'enigma e svela il mistero di quelle profondità: in quanto 'spazio metafisico' essa è la radice prima ed ultima della possibilità umana di autotrascendersi rispondendo al richiamo di Dio che ha creato l'uomo capace di Lui.
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