Architetture preromaniche e omayyadi nell'occidente europeo. Linee di ricerca
Franco Angeli
Milano, 2016; br., pp. 212.
(Storia dell'archit. e delle città. Studi. 6).
collana: Storia dell'archit. e delle città. Studi
ISBN: 88-917-2950-7
- EAN13: 9788891729507
Soggetto: Saggi (Arte o Architettura),Storia dell'architettura
Periodo: 0-1000 (0-XI) Antico,1000-1400 (XII-XIV) Medioevo
Extra: Arte Bizantina
Testo in:
Peso: 1.02 kg
La coesistenza di molteplici proposte tipologiche, la creazione di sequenze spaziali ritmate, la ricerca di effetti di profondità, la tendenza a forti accenti chiaroscurali, l'eleganza sono gli elementi peculiari che i costruttori carolingi e asturiani sperimentano nelle architetture. Essi, pur essendo ancorati fortemente alla cultura antica, accolgono suggerimenti di altre popolazioni compresenti nei loro territori e realizzano architetture i cui caratteri figurali esprimono un'arte di corte orientata a rinnovare ideologicamente ad Aquisgrana l'antico impero dei Cesari e a Oviedo i fasti dell'antica capitale visigotica di Toledo. L'architettura ommayade nella penisola iberica presenta caratteri figurali diversi rispetto a quelli apparsi contemporaneamente negli altri territori occidentali dell'Europa ma un'indagine più attenta rivela che si tratta di un contrasto apparente. I principi architettonici che regolano le strutture architettoniche ommayadi e preromaniche europee occidentali sono fondati su una tradizione comune, quella classica, che è arricchita, però, nei singoli territori, da apporti aborigeni ed esterni (visigotici, bizantini, merovingi, anglosassoni). Questo substrato variegato non solo spiega il fascino che si avverte nelle soluzioni adottate tanto nell'architettura occidentale che in quella dell'emirato ommayade della penisola iberica alla stessa epoca, ma aiuta a comprendere meglio la fase di formazione e di sviluppo dell'architettura medievale europea.