Un soffio di vita
Adelphi
Traduzione di Francavilla R.
Milano, 2019; br., pp. 193.
(Fabula. 345).
collana: Fabula
ISBN: 88-459-3361-X
- EAN13: 9788845933615
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
Testo in:
Peso: 1 kg
Libro postumo, libro testamento - ma anche «intrepido e scherzoso libro di vita», debordante di «frasi sconnesse come in sogno», di «idee allo stato grezzo», formato di «resti della demolizione di un'anima» e di «estasi provvisorie» -, "Un soffio di vita" mette in scena due personaggi (l'autore e la sua creazione, o creatura, Angela) che dialogano affrontando tutti i temi sui quali la Lispector si è incessantemente interrogata: le parole, il tempo, il mondo, la storia, la preghiera, gli esseri viventi e quelli inanimati. Infine: la grazia. La scrittrice non nasconde affatto le sue intenzioni e, perentoria come sempre, esordisce: «Voglio scrivere movimento puro». Quel che si propone, infatti, non è una stesura coerente, una trama qualsivoglia, bensì il definitivo esorcismo dell'indicibile. Quando compone gli ultimi frammenti, le è stata diagnosticata una malattia mortale, e la morte pervade questo testo, che lei stessa confessava essere stato «scritto nella sofferenza». Olga Borelli, l'amica-assistente che per otto anni le è stata vicina, annotando i suoi pensieri e battendo a macchina i suoi manoscritti, ha affermato che "Un soffio di vita" doveva essere il suo «libro definitivo», scaturito com'è «da uno slancio doloroso che lei non era in grado di trattenere».