Orti apocalittici e giardini del piacere
Pistoia, 2025; br., pp. 104, ill.
EAN13: 9791281348332
Soggetto: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,Saggi Storici
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A cavallo tra Settecento e Ottocento la cultura britannica produce due fenomeni apparentemente distinti e distanti, ma in realtà strettamente interconnessi e che incidono profondamente sulla mentalité del periodo. Da un lato si assiste all'emergere di una cultura subito definita apocalittica o radicale, che investe scienze umane, arti, filosofia e scienze naturali, il cui centro virtuale è l'attenzione per il mondo della natura e della botanica. Gli «orti apocalittici», infatti, sono sintomo di un'ideologia libertaria e radicale incarnata dal poeta, filosofo e scienziato botanico Erasmus Darwin, interpretato iconograficamente da William Blake, nonché sostenuto finanziariamente dall'intraprendente editore Joseph Johnson. Dall'altro lato, i cosiddetti «giardini dei piaceri» - orgoglio del bon ton del periodo giorgiano - caratterizzati da fantasiose decorazioni e tecnologie paesaggistiche rivoluzionarie come impianti illusionistici, marchingegni elettrici e gingilli meccanici, si configurano come intriganti bazar culturali che offrono a tutti i ceti sociali la possibilità di godere di momenti di svago all'aria aperta.