La collezione Chiaramonte Bordonaro nella Palermo di fine Ottocento
Officina Libraria
Milano, 2021; br., pp. 256, 203 ill. b/n, 136 tavv. b/n e col., cm 17x24.
ISBN: 88-3367-038-4
- EAN13: 9788833670386
Soggetto: Collezioni,Pittura,Saggi (Arte o Architettura),Società e Tradizioni
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno
Luoghi: Sicilia
Testo in:
Peso: 1.23 kg
Nel panorama del collezionismo siciliano, ambito di studi ancora inesplorato, il senatore Gabriele Chiaramonte Bordonaro (1835-1914) è una figura d'eccezione. Il libro indaga il percorso culturale di questo collezionista-amatore, con particolare attenzione ai dipinti da lui raccolti. Rampollo di una delle famiglie più ricche dell'isola, la cultura e il gusto di Bordonaro si formano fra Roma, Firenze e le capitali europee. Più di quattromila opere e oltre quattrocento dipinti vanno a costituire una collezione dove spiccano opere che si possono oggi attribuire a Giotto, Sandro Botticelli, Anton Van Dyck. A Palermo, nel 1892, Bordonaro commissiona all'architetto Ernesto Basile un ampliamento della sua villa, per ospitare la sua crescente collezione. Le fotografie eseguite dalla ditta Alinari nel 1897 restituiscono gli ambienti di questo museo privato, che diventa un punto di riferimento conoscitori e studiosi di passaggio a Palermo nei primi decenni del Novecento. Gli scambi con Bernard Berenson, Adolph Goldschmidt, Gustavo Frizzoni, Hermann Voss, Adolfo Venturi, e tanti altri grandi nomi della storia dell'arte del tempo, spingono Bordonaro ad aggiornare i suoi inventari e a studiare le nuove personalità artistiche messe in luce dai conoscitori. La vita di Bordonaro, documentabile attraverso ricevute d'acquisto, fotografie d'epoca, appunti sulle opere, lettere e interventi parlamentari, attraversa l'Italia di Garibaldi e quella di Crispi. Senatore della Destra storica, Bordonaro interviene anche nel dibattito sulla tutela, da «proprietario» deluso dalla politica nazionale e difensore dei suoi interessi. Da leggere come un romanzo, il libro riporta alla luce una notevole collezione storica di primitivi, nel contesto della stagione dorata di Palermo.