Il bambino con deficit di attenzione/iperattività. Diagnosi psicologica e formazione dei genitori
Edizioni Centro Studi Erickson
Gardolo, 2013; br., pp. 170, ill., cm 21,5x30.
(Materiali per l'Educazione).
collana: Materiali per l'Educazione
ISBN: 88-7946-273-3
- EAN13: 9788879462730
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Peso: 0.545 kg
Negli ultimi vent'anni si è cominciato a capire che alcuni comportamenti manifestati da un 5-10% dei bambini, come l'incapacità di prestare attenzione o l'estrema mobilità in situazioni che richiederebbero una partecipazione collaborativa e la concentrazione sul compito, non vanno attribuiti alla loro "capricciosità" o "cattiveria" bensì a una vera e propria sindrome psicologica: il disturbo da deficit di attenzione/iperattività (DDAI). Questo volume, scritto da tre dei massimi esperti italiani della sindrome, spiega come porre la diagnosi e come attuare un programma di intervento che elimini o riduca il problema coinvolgendo primariamente i genitori, attraverso un percorso di formazione di competenze educative e relazionali.Nei disturbi di attenzione l'atteggiamento dei genitori (la cui pazienza viene messa a dura prova) diviene cruciale. Essi devono essere sensibilizzati e aiutati a capire e a interagire con le problematiche del figlio. Il programma intende innanzitutto far conoscere, capire e collocare al posto giusto il disturbo nelle rappresentazioni dei genitori, aiutandoli a sviluppare sensate e realistiche attribuzioni relative ai comportamenti propri e del figlio. Si propone inoltre di sviluppare competenze di gestione dei problemi educativi, di relazione e problem solving che possano aiutare a convivere e interagire positivamente con un bambino DDAI. La filosofia del programma e la necessità di disporre di materiali operativi già pronti che costituiscano un concreto punto di riferimento spiegano il carattere organizzato e pedagogico del volume, ma niente impedisce all'operatore che abbia raggiunto una certa esperienza nel campo di prendere semplicemente spunto dai materiali proposti, adattandoli alle sue esigenze e alla sua sensibilità, ed eventualmente lavorando in maggior misura sui vissuti dei genitori.