Mani bucate. A chi finiscono i soldi dei contribuenti. L'orgia degli aiuti pubblici alle imprese private
Chiare Lettere
Milano, 2011; br., pp. 295, cm 14x21.
(Principioattivo).
collana: Principioattivo
ISBN: 88-6190-202-2
- EAN13: 9788861902022
Luoghi: Italia
Testo in:
Peso: 0.381 kg
Un fiume di soldi alle imprese e l'Italia va a picco. Perché? Questo libro entra nell'incredibile mondo delle aziende mantenute dallo Stato. Per la prima volta racconta, facendo nomi e cognomi, decine di storie di società, banche e multinazionali che hanno incassato miliardi di euro pubblici spesso senza produrre né crescita né occupazione. Fiat, Pirelli, la Saras dei Moratti e le industrie sarde (Portovesme, Vinyls, Ila, Alcoa). Ma anche giornali, radio e tv; tutto il mondo del cinema, compresi cinepanettoni e film in 3D; agricoltura e allevamento (8 milioni dei contribuenti sono serviti ai grandi marchi per farsi pubblicità), compagnie aeree, hotel e perfino skilift. Banca d'Italia e Corte dei conti sono netti: gli aiuti sono inutili. Tutti i soldi a favore del Sud hanno generato un aumento del Pil di appena lo 0,25 per cento all'anno. Poche eccellenze, molti miliardi buttati via. Eppure ogni cosa è sussidiata. Tutto quello che compriamo l'abbiamo pagato due volte, alla cassa e già prima con le tasse. Quello che gli italiani versano alle aziende è un contributo invisibile, fatto di migliaia di leggi che concedono agevolazioni fiscali, soldi a fondo perduto, garanzie sui prestiti. Con le tasse si alimentano clientele e basi elettorali. Negli ultimi dieci anni sono state avviate dall'Unione europea quasi 40.000 pratiche per aiuti italiani potenzialmente illegali. Perfino la mafia è sussidiata dallo Stato. I soldi pubblici vengono usati dalle aziende per pagare i debiti....