libreria specializzata in arte e architettura
english

email/login

password

ricordami su questo computer

invia


Hai dimenticato la tua password?
inserisci il tuo email/login qui sotto e riceverai la password all'indirizzo indicato.

invia

chiudi

FB googleplus
ricerca avanzata

Il Medico Delle Donne

Silvia Editrice

Cologno Monzese, 2005; br., pp. 256, cm 16x23.

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.75 kg


La casa colonica era situata in cima ad un poggio e dominava l'ondulato terreno circostante. Un viottolo centrale divideva le colture: sulla destra un'immensa vigna di filari paralleli squadrati con precisione e alla fine molti alberi da frutta; sulla sinistra stoppie gialle tagliate di recente che biondeggiavano a perdita d'occhio.
In profondità di campo le anse del grande fiume disegnavano uno sgraziato serpentone. Era giugno, tempo di mietitura; la mietitrebbia aveva velocemente rasato le spighe gagliarde e selezionato il grano. Era stata un'operazione molto rapida e sbrigativa, la macchina aveva fatto tutto da sola con molta efficacia e con un impiego minimo di mano d'opera.
Gildo era seduto sul poggetto di fianco a casa, con le braccia intorno alle ginocchia, con il mento appoggiato sul dorso delle mani. Faceva caldo e quel piccolo angolo d'ombra, inconsueto nel primo pomeriggio, lo rincuorava. Guardava quella distesa che fino a pochi giorni prima era coperta da un mare di spighe e adesso somigliava ad un'immensa testa rapata.
Quando il vento le faceva ondeggiare si fermava estasiato a guardarle e lo spettacolo riusciva a farlo sognare; ora quei monconi di stoppie erano aridi e riportavano alla luce le crepe del terreno riarso. Di anni ne aveva pochi, solo dieci, quindi avrebbe potuto recuperare. Era stato sempre così, non poteva tollerare che dopo aver visto, un giorno dopo l'altro, la lenta crescita delle spighe e averle liberate dalle insidie dei tulipani, arrivasse qualcuno, un estraneo, che bello bello le faceva sparire con la velocità del vento. Avrebbe voluto essere parte attiva di quell'operazione, toccarle, annusarne l'odore e invece avvertiva di essere stato tagliato fuori.
Si sentì appoggiare una mano sulla spalla e subito si riscosse.
"Lo so cosa pensi, ecco perché sono venuto a cercarti, sapevo che ti avrei trovato qui" disse il nonno Andrea che intanto si era portato di fronte e lo fissava con tenerezza. I due si squadrarono senza fiatare anche perché non era la prima volta che questi incontri avvenivano, dopo pranzo, sul poggetto ombreggiato.
Chi per un motivo chi per un altro erano gli unici che in quelle ore...
Rodolfo Colarizi

COMPRA ANCHE



OFFERTE E PROMOZIONI
non disponibile - NON ordinabile

design e realizzazione: Vincent Wolterbeek / analisi e programmazione: Rocco Barisci