Il mobile italiano dal Cinquecento all'Ottocento
Electa Mondadori
Milano, 2009; ril. in cofanetto, pp. 394, 360 ill. col., tavv. col., cm 25x32.
(Arte Italiana. I Grandi Repertori).
collana: Arte Italiana. I Grandi Repertori
ISBN: 88-370-6949-9
- EAN13: 9788837069490
Soggetto: Arte del Legno (Cornice, Intaglio, Mobili..),Collezioni,Saggi (Arte o Architettura)
Periodo: 1400-1800 (XV-XVIII) Rinascimento,1800-1960 (XIX-XX) Moderno
Luoghi: Italia
Testo in:
Peso: 3.092 kg
Questa raccolta delle eccellenze dell'ebanisteria italiana dal Cinquecento all'Ottocento ne evidenzia subito alcune peculiarità: l'uso sperimentale di materiali come le pietre dure e i metalli preziosi, e la predominanza della decorazione che apparenta certi manufatti quasi più alla scultura che all'ebanisteria. Stipi, cassettoni, trumeau, armadi, poltrone, tavoli e sedie, ma anche ambienti in cui il mobile è parte di un arredo complessivo, sfilano tra le pagine di questo volume a testimonianza di come il mobile italiano abbia in più occasioni raggiunto livelli altissimi, influenzando anche le manifatture d'oltralpe, per esempio con il commesso di pietre dure o il micromosaico. Dei trecento pezzi illustrati, molti provengono dalle regge e dai palazzi delle corti di tutt'Italia, e sono stati originati da una committenza aristocratica e colta, il cui gusto si è sovrapposto alla tradizione di realtà locali fortemente connotate. Non va infatti sottovalutata l'importanza degli sviluppi regionali in un territorio che conobbe l'unità politica e culturale solo tardivamente, con la nascita del Regno d'Italia. Il percorso storico è scandito in cinque epoche stilistiche: si apre con il Manierismo e si conclude con l'eclettismo dei revival ottocenteschi ai primi del Novecento, quando il mobile di tradizione artigiana si avvia lentamente verso la produzione seriale.