Al paese dei libri
Adelphi
Traduzione di Serrai R.
Milano, 2010; br., pp. 216, cm 14x22.
(Fabula. 220).
collana: Fabula
ISBN: 88-459-2488-2
- EAN13: 9788845924880
Soggetto: Archivistica, Bibliografia, Editoria,Arte Libraria (Carte, Mappe, Codici Miniati),Collezioni,Società e Tradizioni
Testo in:
Peso: 0.322 kg
Ma che idea, lasciare la California per un brumoso paesino della campagna gallese! Se non fosse che il paesino è Hay-on-Wye, "la Mecca dei bibliofili", dove c'è una libreria antiquaria ogni quaranta abitanti, e dove si celebra ogni anno uno dei più noti Festival della Letteratura - e se non fosse che il pellegrino è Paul Collins, instancabile e ardimentoso cacciatore di libri perduti e stravaganti. Ingaggiato nel 2000 da Richard Booth, il libraio che nel 1977 si proclamò Re del Principato Autonomo di Hay, Collins si è potuto dedicare per sei mesi alla sua attività preferita: frugare tra cataste di "libri effimeri che fin dall'inizio non erano destinati a durare", e tramandarci le loro storie. Ed ecco le ponderose raccolte di riviste obsolete, le memorie apocrife o anonime, gli autori che scrivono dall'aldilà, e le prime edizioni "grigie e pesanti come tombini". Mentre cerca casa, fantasticando di stabilirsi definitivamente in un grande "pub sconsacrato" del Seicento, il Sixpence House, Collins riesce anche a far domanda per un seggio alla Camera dei Lord (quella "specie di governo mediante copula. Una spermocrazia, se preferite"). Oltre che una incantevole tranche de vie, "Al paese dei libri" è una sorprendente meditazione sul valore dei libri nel tempo - e sulla volubile sbadataggine del passato, "l'unico paese dove è ancora lecito prendersi gioco degli indigeni".