Hypnerotomachia Poliphili: Riproduzione dell'edizione italiana aldina del 1499-Introduzione, traduzione e commento
Adelphi
A cura di M. Gabriele e Ariani M.
Milano, 2004; 2 voll., br., pp. CXVII-1673, ill., cm 15x23.
(Gli Adelphi. 258).
collana: Gli Adelphi
ISBN: 88-459-1941-2
- EAN13: 9788845919411
Testo in:
Peso: 2.15 kg
Sono trascorsi oltre cinquecento anni da quando Aldo Manuzio, primo e inarrivato fra gli editori di letteratura, pubblicò la Hypnerotomachia Poliphili, e questo abnorme romanzo misteriosofico, ritenuto - anche in virtù delle mirabili xilografie che lo illustrano - il più bel libro della storia della stampa, conserva intatta la sua aura di affascinante enigmaticità. E non cessa di suscitare stupore, interrogativi e acri polemiche. Questa edizione affianca alla riproduzione dell'originale del 1499 (tomo I) la prima traduzione integrale in una lingua moderna e un ampio commento che tenta di chiarire, per la prima volta sistematicamente, i molti enigmi ancora irrisolti. Risolta la questione del suo autore, identificato da Giovanni Pozzi in un Francesco Colonna frate indocile e libertino, resta il mistero del linguaggio, che mescola temerariamente italiano, latino e greco, e che nella sua oltranza espressiva può essere paragonato solo all'ultimo Joyce. E resta il mistero di una narrazione che pare sottrarsi a ogni tentativo di classificarla. Polifilo ritrova in sogno l'amata Polia superando una serie di prove iniziatiche: un viaggio dell'anima, intrapreso in lotta con Amore per raggiungere la vera Sapienza, un pellegrinaggio onirico fatto di trabocchetti e prodigi, meraviglie e incubi, rovine classiche e giardini di delizie, fantastiche e iperboliche architetture, inquietanti e fascinose personificazioni allegoriche, ma anche un'eruditissima enciclopedia di miti, iscrizioni, emblemi, dotte ossessioni filologiche, mirabili lapidari, erbari e bestiari.