Emma e l'angelo di Central Park. Storia di un'icona di New York e della donna che la realizzò
Neri Pozza Editore
Vicenza, 2022; br., pp. 208, cm 12x24.
(I Colibrì).
collana: I Colibrì
ISBN: 88-545-2485-9
- EAN13: 9788854524859
Soggetto: Scultura
Testo in:
Peso: 0.65 kg
L'Angelo delle Acque sulla fontana di Bethesda in Central Park è una delle icone di New York e il monumento in assoluto piú fotografato dai turisti e citato nei film. Questo libro rivela la sua storia affascinante e misteriosa, inscindibile da quella dell'artista che l'ha creato centocinquant'anni fa: Emma Stebbins, la prima donna a ricevere la commissione per un'opera d'arte pubblica a New York. Newyorkese doc, Emma ha vissuto nella Roma dei papi dal 1856 al 1870 ed è proprio in Italia che ha trovato l'ispirazione e ha realizzato la statua dell'Angelo. La sua vita è fuori dal comune per l'epoca: è "sposata" all'attrice Charlotte Cushman, antesignana della lotta per il riconoscimento dei diritti dei gay, e fa parte di quella «strana sorellanza di signore scultrici americane che si erano sistemate sui sette colli come uno stormo (o gregge) marmoreo», come le descrive lo scrittore Henry James. Timida e riservata, Emma ha lasciato pochissime tracce di sé. Per ricostruire la sua vita e quella dell'Angelo, Maria Teresa Cometto ha fatto un puntuale lavoro di ricerca fra New York e Roma, negli archivi e nei luoghi dove Emma visse. È riuscita a rintracciare e a raccogliere le testimonianze di due discendenti della scultrice. Ne esce un quadro storico accurato e affascinante, dove la vicenda di Emma spesso si lega a doppio filo a quella personale dell'autrice, che ha dedicato lunghi mesi e molti viaggi per ricostruirne, da zero, i tratti umani e artistici. Il risultato è entusiasmante anche perché coinvolge due città inimitabili, Roma e New York, e intercetta il filo rosso che legava americani e italiani progressisti di quegli anni: il movimento contro la schiavitú negli Stati Uniti e il Risorgimento in Italia. Questa è in assoluto la prima biografia di Emma Stebbins, che solo negli ultimi mesi - anche sulla scia del lavoro di Cometto - è stata riscoperta negli Stati Uniti.