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Bei sentieri, lente acque. I giardini del Lombardo-Veneto

Il Saggiatore

Milano, 2007; br., pp. 356, ill., cm 14,5x21,5.
(La Cultura. 622).

collana: La Cultura

ISBN: 88-428-1294-3 - EAN13: 9788842812944

Soggetto: Parchi, Giardini e Ambiente,Saggi (Arte o Architettura),Saggi Storici,Storia dell'architettura

Periodo: 1400-1800 (XV-XVIII) Rinascimento,1800-1960 (XIX-XX) Moderno

Luoghi: Lombardia,Veneto

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.518 kg


Un'esplorazione storica, architettonica e letteraria della cultura dei giardini in Lombardia e Veneto tra fine Settecento e metà Ottocento. Giardini come espressione di una realtà culturale vasta e articolata, fortemente influenzata dalla concezione paesaggistica d'Oltremanica che soppiantò le linee regolari e geometriche dei giardini all'italiana e introdusse motivi "a effetto" come ruderi classici, angoli incolti, grotte e specchi d'acqua di forma irregolare. L'autrice riscopre un affascinante percorso artistico ed estetico legato a ogni progetto. Come a Milano, dove, prima della realizzazione dei Giardini Pubblici, l'architetto Ercole Silva (amico di Cesare Beccaria) evidenziò la funzione spirituale e terapeutica del verde cittadino come "contenimento dell'anima". Oppure a Menaggio, dove un facoltoso banchiere tedesco commissionò la creazione di sottili rimandi alle "Affinità elettive" di Goethe nel giardino di casa sua. Lo stesso Alessandro Manzoni fu un appassionato di botanica e il poeta veronese Ippolito Pindemonte intuì per primo le potenziali suggestioni ariostesche di Valeggio sul Mincio.

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design e realizzazione: Vincent Wolterbeek / analisi e programmazione: Rocco Barisci