Giuseppe Maria Galanti. Letterato ed editore nel secolo dei lumi
Franco Angeli
Milano, 2013; br., pp. 160.
(Studi e Ricerche di Storia dell'Editoria. 60).
collana: Studi e Ricerche di Storia dell'Editoria
ISBN: 88-204-2091-0
- EAN13: 9788820420918
Soggetto: Arte Libraria (Carte, Mappe, Codici Miniati),Saggi Storici
Periodo: 1400-1800 (XV-XVIII) Rinascimento,1800-1960 (XIX-XX) Moderno
Luoghi: Campania,Napoli
Testo in:
Peso: 0.276 kg
Giuseppe Maria Galanti (1743-1806), allievo di Antonio Genovesi, è noto come studioso di economia e inventore della statistica. Molto meno si conosce il Galanti editore. Convinto che la stampa fosse il mezzo più importante per contribuire al miglioramento dello stato e al raggiungimento della pubblica felicità, diede vita a un'impresa, la Società letteraria e tipografica, che potesse servire alla diffusione della più aggiornata letteratura europea. Era il respiro internazionale quello che avrebbe voluto portare a Napoli. La Società letteraria, sorta in un periodo di grandi speranze di rinascita per gli intellettuali meridionali, pur nelle complesse e spesso difficili vicissitudini che accompagnarono la sua storia, riuscì a proporre opere dalle quali i lettori avrebbero potuto trarre gli strumenti necessari per muoversi con competenza e consapevolezza nella vita privata e pubblica. Galanti portò a Napoli, tradotto in italiano, il romanzo francese di Arnaud e di Marmontel, alcune novelle di Voltaire, di Diderot e di Rousseau. Offrì un ampio quadro della principale storiografia illuminista, da Robertson a Chastellux, Millot, Condillac. Affiancò alla storia la geografia dell'Europa e ampliò le frontiere delle conoscenze con libri che descrivevano la realtà che esisteva oltre i confini europei. Propose testi di legge, di scienze e di medicina, "di utile consultazione", che dovevano servire a creare delle competenze a un pubblico di lettori proveniente non solo dall'accademia, ma anche dalla società civile.