Une nouvelle approche des védas. Essai de traduction et d'exégèse
Archè di Toth Ladislao
Testo Francese.
Milano, 1994; br., pp. 224, cm 16x22.
(Cahiers de l'Unicorne. 20).
collana: Cahiers de l'Unicorne
ISBN: 88-7252-169-6
- EAN13: 9788872521694
Testo in:
Peso: 0.3 kg
A un amico cristiano tentato dalla "moda" dell'India, Coomaraswamy scrive: "Perché cercare la saggezza in India? Per voi il valore della tradizione orientale non è quello di una differenza ma il fatto che essa può ricordarvi ciò che avete dimenticato." Questo lavoro del 1933 è il primo a relazionarsi con le scritture dell'India ed è stato originato dai numerosi studi che l'autore aveva dedicato all'Arte tradizionale della quale aveva chiaramente percepito la natura simbolica e spirituale. Ricevuta e accettata, alla fine degli anni Venti grazie all'opera di Guénon, l'idea di una Verità metafisica universale e unica, rafforzò la sua intuizione dell'inesauribile diversificazione di questi principi immutabili, speculari alle mitologie religiose e alle dottrine autenticamente tradizionali. Le scritture vediche e cristiane si illuminano a vicenda perché fondate sugli stessi principi universali. Gli accostamenti riservano un posto di primo piano all'Antico e al Nuovo Testamento, agli scritti di sant'Agostino, san Tommaso, Dante, Boehme e soprattutto Eckhart, senza tralasciare Taoismo e Islam. Il cristiano in cerca di un "Cattolicesimo integrale" troverà in quest'opera abbondante materiale su cui meditare.