Giovanni Boldini. Il Piacere
Rovereto, Mart, 14 novembre 2020 - 28 febbraio 2021.
A cura di Beatrice Avanzi e Tiziano Panconi.
Genova, 2020; br., pp. 368, ill. col., tavv. col., cm 24x28.
prezzo di copertina: € 54.00
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Libri compresi nell'offerta:
Giovanni Boldini. Il Piacere
Rovereto, Mart, 14 novembre 2020 - 28 febbraio 2021.
A cura di Beatrice Avanzi e Tiziano Panconi.
Genova, 2020; br., pp. 368, ill. col., tavv. col., cm 24x28.
OMAGGIO (prezzo di copertina: € 54.00)
Ottocento. Catalogo dell'Arte Italiana dell'Ottocento. Vol. 30
Milano, 2001; br., pp. 495, ill. b/n, tavv. col., cm 22x30,5.
OMAGGIO (prezzo di copertina: € 40.00)
Ottocento. Catalogo dell'arte italiana dell'Ottocento. VOL. 28
Milano, 1999; ril., pp. 800, tavv. col., cm 22x30.
OMAGGIO (prezzo di copertina: € 77.47)
Il palazzo Balbiani di Chiavenna. Una residenza castellata medievale dimora dei feudatari sforzeschi
Copes Cristian
Centro Studi Storici Valchiavennaschi
Chiavenna, 2007; cartonato, pp. 414, 104 ill. b/n, cm 16,5x24.
(Raccolta di studi storici sulla Valchiavenna. XVIII).
collana: Raccolta di studi storici sulla Valchiavenna. XVIII
Soggetto: Architettura e Arte Civile,Saggi Storici
Periodo: 1000-1400 (XII-XIV) Medioevo
Luoghi: Lombardia
Testo in:
Peso: 1.49 kg
Si tratta di un volume di oltre 400 pagine con una ricca documentazione e corredata da un centinaio di fotografie e disegni.
Uno dei simboli di Chiavenna è il cosiddetto castello sulla piazza omonima che in realtà, nel XV secolo, fu il palazzo dei conti feudatari dei duchi di Milano, i Balbiani di Varenna. Eppure è stato finora poco studiato, ad eccezione dello storico don Pietro Buzzetti che nel 1916 pubblicò una interessante descrizione dell'edificio scritta nel 1477 dall'architetto ducale Guiniforte Solari, il quale fu soprintendente alla Fabbrica del Duomo di Milano.
Dato il suo aspetto fortificato, il palazzo Balbiani fu spesso confuso con il castello, collocato sulla rocca gemina retrostante l'edificio, detta del Paradiso e Castellaccio, ricordata fin dal 973. La dimora dei conti Balbiani fu resa inservibile al principio del Cinquecento da parte dei Grigioni, dopo una battaglia con la milizia del temibile condottiero Gian Giacomo de Medici e un secolo prima rispetto al castello, smantellato per ordine del Papa nel 1639.
Del palazzo Balbiani rimase in piedi il perimetro delimitato dalle due torri cilindriche e la cantina con copertura a volta. Nella seconda metà del '700, quand'era passato in proprietà alla potente famiglia grigione dei Salis di Marschlins, presso Coira, se ne iniziò la ristrutturazione, a partire dalla facciata. In quell'occasione le finestre ad arco divennero rettangolari, come sono oggi. Ma il lavoro rimase incompiuto, perché nel 1797 i Grigioni furono allontanati dai Cisalpini di Napoleone e i loro beni confiscati. Il rudere, così modificato in facciata, sarà ricostruito solo tra il 1930 e l'anno successivo a spese di Giovanni Battista Mazzina, un emigrante gordonese che, al principio del Novecento, fece fortuna in Argentina e Uruguay. Con l'intervento architettonico il palazzo divenne una dipendenza dell'adiacente albergo Conradi & Poste, mentre oggi è abitazione privata.
Baia grande. La pialassa Baiona ultima frontiera per una valle salmastra
Metafore Nomadi. Frammenti d'esistenza e speranza dalla Galilea
Eremi del Lazio meridionale. Guida ai luoghi di culto rupestri
Konrad. Per quanto un'oca allunghi il collo non diventerà mai un cigno