Il sentiero dell'architettura porta nella foresta
Franco Angeli
Milano, 2012; br., pp. 112, cm 15x23.
(Paesaggi: Città, Natura, Infrastrutture. 3).
collana: Paesaggi: Città, Natura, Infrastrutture
ISBN: 88-204-1165-2
- EAN13: 9788820411657
Soggetto: Saggi (Arte o Architettura),Urbanistica e Viabilità
Testo in:
Peso: 0.2 kg
Siamo nel mezzo di un cambiamento epocale, i nostri modelli di comportamento non sono più quelli dell'uomo sedentario, le nostre città sono fluide, fatte di rapporti reali con persone distanti, sviluppiamo abitudini sempre più mobili, ci spostiamo fisicamente e ancor più virtualmente, stiamo abbandonando il modello sedentario, acquistato dopo il 10.000 a.C., per riavvicinarci a quello mobile che abbiamo avuto per i millenni precedenti. L'ipotesi di questo testo è che il modello mobile sia tuttora alla base del nostro essere e che sia iniziata una fase in cui possiamo liberare la nostra vera natura. Noi siamo fatti per stare fuori e per muoverci. Tra le conseguenze di questa visione ce ne sono alcune che riguardano intimamente il progetto. Quarant'anni di architettura ecologica ci hanno insegnato che il problema della casa è la casa, è l'esterno il nostro ambiente vitale e l'esterno è fatto essenzialmente di piante; per oltre 140.000 anni non abbiamo conosciuto altro. Questo rovescia in maniera quasi imbarazzante, per un architetto, il modo di vedere l'architettura. Finora il verde è stato un servizio. La proposta è invertire i ruoli: è l'architettura a essere un servizio e il verde, la vegetazione, l'esterno, il nostro reale luogo dell'abitare.