Lancillotto Avellino. L'avventura di una vita senza compromessi
Edizioni San Paolo
Cinisello Balsamo, 2006; br., pp. 208, cm 14x21,5.
(I Protagonisti. 74).
collana: I Protagonisti
ISBN: 88-215-5575-5
- EAN13: 9788821555756
Soggetto: Società e Tradizioni
Extra: Religione e Arte Religiosa
Testo in:
Peso: 0.26 kg
Lancillotto Avellino (1520-1608). La vita straordinaria di un uomo straordinario, uno di quei santi che ha illuminato il firmamento ecclesiale della Riforma cattolica del 1500. Chiamato a riformare il monastero femminile di Sant'Angelo a Baiano (Napoli), prototipo della manzoniana monaca di Monza, mise più volte a repentaglio la propria vita, ma non cedette né alle minacce né ai ferimenti. Rinunciò alla sua professione di avvocato per consacrarsi a Dio nella famiglia dei Chierici Regolari; fu sempre in santa gara con il connovizio, il beato Paolo Burali d'Arezzo - arcivescovo di Piacenza e poi cardinale di Napoli - su chi dei due dovesse fare i servizi più umili. Fu il confessore d'Italia, il padre spirituale, la guida luminosa di ogni ceto sociale sugli aspri sentieri della perfezione cristiana. Si dedicò, con commossa ammirazione del cardinale Borromeo, agli appestati di Milano nel 1577. I prodigi, segni di una particolare predilezione di Dio, ne segnarono la vita e anche la morte. Appena sedici anni dopo la sua scomparsa, il 28 settembre 1624, il papa Urbano VIII lo dichiarava beato. Andrea Avellino questo era il nome che aveva scelto entrando in religione - varcò presto i confini dell'Italia e anche l'isola di Maiorca lo volle come patrono. Il 25 giugno 1869, il papa Pio IX dichiarava sant'Andrea Avellino "avvocato della buona morte".