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La creola e il violino di Cremona. I libretti d'opera della Marchesa Colombi

Il Poligrafo

Padova, 2011; br., pp. 192, ill., cm 14x21.
(Soggetti Rivelati. 41).

collana: Soggetti Rivelati.

ISBN: 88-7115-738-9 - EAN13: 9788871157382

Soggetto: Musica

Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.28 kg


Marchesa Colombi, pseudonimo letterario di Maria Antonietta Torriani (1846-1920), moglie e collega di Eugenio Torelli Violler, fondatore e primo direttore del "Corriere della Sera", è tra le più significative firme italiane della sua epoca. Nel capoluogo meneghino diventa ben presto assidua frequentatrice degli ambienti letterari, impegnandosi nel nascente movimento femminile lombardo (movimento che vede tra le sue massime esponenti Anna Maria Mozzoni). I testi di Marchesa Colombi, come i romanzi (In risaia, Un matrimonio in provincia), ma anche le novelle e i racconti, rivelano una predilezione particolare per le tematiche care al verismo coevo, spesso analizzate in relazione alla nuova "questione femminile" e alla condizione delle donne nella società italiana tra Otto e Novecento.
Marchesa Colombi sarà anche raffinata saggista, si occuperà di letteratura per l'infanzia e, nel 1882, scriverà i due testi per il teatro che qui vengono riproposti e commentati: La creola, in collaborazione con Eugenio Torelli Violler, e Il violino di Cremona. In questi libretti d'opera, il mondo del teatro si conferma per Marchesa Colombi come quella "dimensione necessaria" in grado di aprire inusuali orizzonti di senso, instaurando una distanza critica che consente allo spettatore di discernere la dimensione oggettiva da quella soggettiva del reale.

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